venerdì 13 marzo 2009

Soldato blu

Cosa fanno al cinema?

Ci scherziamo sopra in questo blog, ma i nostri film preferiti erano altri, non quelli della commedia italiana. A volte più impegnati, certamente mai banali, spesso "alternativi" come si diceva un tempo. Magari anche un western, dove i buoni erano, per la prima volta, gli indiani e i cattivi i cowboy, o i soldati nordisti, quelli con le giacche blu.

4 commenti:

Nuvolarossa ha detto...

Caro Ubik,

il film racconta la storia di uno dei piu' atroci massacri di indiani avvenuta negli Stati Uniti il 22 novembre 1864. Fabrizio De Andrè nella sua canzone "Fiume Sand Creek" ricorda che "ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek".
Gli indiani delle tribu' Cheyenne del sud delle Montagne Rocciose firmarono un accordo di pace e si ritirarono lungo il fiume Sand Creek. Molti guerrieri indiani partirono allora per la caccia e per garantire le riserve per il lungo inverno per tutta la tribu. Fu allora che le truppe degli Stati Uniti attaccarono gli accampamenti ed inizio uno dei massacri piu' volenti della storia degli indiani di america. Il Colonnello Chivington, che comando' l'attacco', resto noto per aver lanciato l'ordine alle sue truppe: "Uccideteli e fate lo scalpo a tutti. Questi imbecilli hanno i pidocchi". 9 soldati americani restarono uccisi, piu' di 180 Cheyenne furono dichiarati morti.
In quegli anni un mio antenato, padre Filippo, gesuita, si trovava sulle Montagne Rocciose, vivendo un esperienza unica con le tribu' dei Salish Flathead. Le sue lettere sono state ripubblicate qualche anno fa grazie ad un contributo della Università Indiana Salish Kootenai College. Conobbe Toro Seduto e condivise parte della sua vita con i Flathead ed i Piedi Neri. Parlava alcuni dialetti degli indiani d'America e non una parola di inglese. Padre Filippo è sepolto li' sulle Montagne Rocciose, tra i suoi amici indiani che ancora lo ricordano nei corsi universitari.
Purtroppo caro Ubik film come Soldato Blu sono sempre piu' rari. La Stroria si preferisce riscriverla piuttosto che raccontarla.

ubik_57 ha detto...

questa incredibile storia merita un post

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu