domenica 8 aprile 2018

Moro e gli anni '70






































Giovanni Moro: "E' mio padre il fantasma di questa Italia senza pace"
la Repubblica, 13 marzo 2018, intervista di Ezio Mauro

Gli anni Settanta si aprono e si chiudono con due stragi che non sono ancora chiarite: Piazza Fontana il 12 dicembre del '69, e la stazione di Bologna il 2 agosto dell'80. Che cosa significano questo inizio e questa fine?
«Ci raccontano un Paese che non ha saldato i suoi conti. D'altra parte solo qualche mese fa la Cassazione ha chiuso definitivamente il processo per la strage di Brescia con la condanna definitiva di due dei responsabili. Più di 40 anni dopo i fatti».
Gli anni '70 scorrono anche tra l'autunno caldo del '69 e la marcia dei 40mila a Torino nell'80: un'inversione?
«Se è per questo scorrono anche tra l'elezione di Salvador Allende, primo presidente socialista eletto democraticamente in Cile, e la rivoluzione islamica khomeinista del 1979. Voglio dire che quegli anni sono stati un passaggio di fase, da una prima a una seconda modernità in cui le società sono diventate più pluraliste, gli individui più importanti, la politica meno forte, la dimensione nazionale meno sovrana».