domenica 12 marzo 2017

12 marzo 1977

"Il movimento aveva raggiunto un punto di non ritorno: un corteo enorme di centomila studenti attraversava la città fra slogan e urla di guerra, incendiando le auto rapinando negozi, devastando le sedi dei partiti e delle multinazionali. Alcune armerie lungo il percorso del corteo vengono aperte e saccheggiate, decine di pistole e fucili distribuiti ai manifestanti. Il ministero di grazia e giustizia e la sede della Democrazia cristiana a piazza del Gesù vengono assaltati con lanci di molotov e colpi di arma da fuoco. Polizia e Carabinieri indossano giubbotti antiproiettile e sono pronti ad usare le armi. Quella giornata segnò la fine del movimento, non c'era più spazio per le mezze misure: o con il partito armato o con lo Stato." 

 (E' un post di Fabio D'Alfonso apparso su Facebook ... e copiato di di sana pianta perchè lo trovo ineccepibile)

12 marzo 1977




40 anni fa ero in piazza a manifestare contro cosa neppure lo ricordo, la repressione forse. Perché quel Movimento non era più il mio da tempo, anche se malgrado tutto qualcosa mi teneva ancora dalla sua parte, Di certo, all'epoca, non ero dalla parte della Celere o dei Carabinieri. Credo che come me la pensassero altre migliaia di giovsni che quel giorno manifestavano a Roma. C'era un cordone che ancora ci teneva uniti ma che andava spezzandosi. Una parte del Movimento aveva scelto la violenza, sempre più spesso fine a se stessa. L'idea della rivoluzione non era più all'orizzonte da tempo  ...