In edicola il n.3/1972
Vogliamo provare a raccontare quegli anni, che cosa rappresentano ancora nella nostra vita.
lunedì 26 febbraio 2007
«’70. Gli anni in cui il futuro incominciò»
domenica 18 febbraio 2007
Lavorare con lentezza
Giornata mondiale della lentezza
Per tredici mesi Radio Alice di Bologna, considerata l'emittente del Movimento del '77, utilizzò come sigla iniziale e finale dei programmi proprio «Lavorare con lentezza» (tratto dall'album «Il Banditore») del cantastorie di Mola di Bari. Ed è per questo che il regista Guido Chiesa, ha voluto utilizzare la canzone come titolo e brano portante del film omonimo.
Lavorare con lentezza ("lavorareconlentezza.mp3", 1 MB)
Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo
chi è veloce si fa male e finisce in ospedale
in ospedale non c'è posto e si può morire presto
Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo
la salute non ha prezzo, quindi rallentare il ritmo
pausa pausa ritmo lento, pausa pausa ritmo lento
sempre fuori dal motore, vivere a rallentatore
Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo
ti saluto ti saluto, ti saluto a pugno chiuso
nel mio pugno c'è la lotta contro la nocività
Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo
Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza
(Dal sito: il Deposito. Canti di protesta politica e sociale)
anni '70
venerdì 16 febbraio 2007
Correva l’anno 1970 (II)
Al cinema danno Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, di Petri, con Gian Maria Volonté. A teatro Morte accidentale di un anarchico, di Dario Fo. L’inflazione è al 5,1%. Dopo la stagione dell’ “autunno caldo” (1969) calano le ore di sciopero
Cronologia
31 luglio - Nel corso di scontri a Belfast, l’esercito inglese fa uso di proiettili di plastica; un militante cattolico rimane comunque ucciso.
giovedì 15 febbraio 2007
«’70. Gli anni in cui il futuro incominciò»
In edicola il n.2/1971
giovedì 8 febbraio 2007
«’70. Gli anni in cui il futuro incominciò»
Iniziative editoriali
Da oggi, giovedì 8 febbraio, per dodici settimane consecutive esce in allegato al quotidiano di Rifondazione Comunista, Liberazione: «’70. Gli anni in cui il futuro incominciò», supplemento dedicato a un decennio che è sempre stato raccontato soltanto come il decennio della lotta armata.
In una nota di agenzia, diffusa dal quotidiano comunista, si annuncia che, ogni giovedì, attraverso dodici pubblicazioni, una dedicata a ogni anno, due per il 1977, politici e militanti dei diversi movimenti, femministe, attivisti del movimento omosessuale e lesbico, ma anche storici, giornalisti e scrittori racconteranno ai lettori questo decennio. A Tano D'Amico è stata affidata la storia fotografica: “una narrazione che scorre parallela, che si interseca e non si esaurisce con il racconto delle parole”.
L’ho comprato (come resistere alla tentazione?), dentro ci sono articoli di Nanni Balestrini, Bifo, Piero Sansonetti, Rita Armeni, Pablo Echaurren. Nel prossimo numero: editoriale di Fausto Bertinotti, racconto dell’anno di Oreste Scalzone… Ci manca solo qualche gadget allegato: il sampietrino di Lucia Annunziata, l’eskimo di Mario Capanna, il libretto rosso di Mao, e così via.
Va’ bene, l’ha segnalazione è stata fatta.
domenica 4 febbraio 2007
Correva l’anno 1970 (I°)
Se guardiamo agli anni Settanta, come agli “anni di piombo”, al periodo della “strategia della tensione”, si aprono con la strage della Banca dell’Agricoltura di Milano del 12 dicembre 1969 (14 morti) e si chiudono con quella della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti) – la più sanguinosa mai compiuta in Europa fino al massacro di Madrid dell’11 marzo 2004 (191 morti). Ma raccontare la storia di quegli anni e ridurla solo ad una lunga scia di sangue e dolore è sbagliato. E’ stato quello un periodo per l’Italia di grandi cambiamenti, nell’economia, nel costume, nella politica, e anche di grandi speranze.
Cronologia
4 maggio - Nel campus della Kent State University (Ohio),durante una manifestazione,
venerdì 2 febbraio 2007
1970: la rivoluzione sessuale
giovedì 1 febbraio 2007
Occupato il liceo Tasso
Paolo Gentiloni Silveri, 52 anni, ha un passato nel Movimento studentesco di Mario Capanna e un presente da ministro della Comunicazione. Intervistato da Vittorio Zincone, sul Magazine del Corriere della Sera, oggi in edicola, ha raccontato come nel 1970 ha scoperto la politica.
«Fino ai quindici anni sono stato il tipico montessoriano cattolico. Ricordo che con Agnese Moro, figlia di Aldo, lo statista dc, davamo lezioni di religione ai ragazzi più piccoli».
Dopo i quindici anni?
«Cambiò tutto. Andavo al liceo Tasso di Roma. Nel novembre del 1970 ci fu l’occupazione della scuola. Venne interrotta dall’intervento della polizia: una caciara».
Traduzione per i non romani?
«Fu uno sgombero movimentato. Il mio impegno politico comincio in quel giorno. E provocò una rottura con la mia famiglia. Il 12 dicembre 1970 scappai di casa. Era il primo anniversario della strage di piazza Fontana. Partii per andare alla manifestazione di Milano. Ma fu una fuga controllata».
Cioè?
«Avevo rivelato al prete gesuita del Tasso, Tommaso Ambrosetti, dove ero diretto, in modo che lui lo potesse comunicare ai miei genitori». …