venerdì 22 agosto 2008

Albero Motore - Messico Lontano (1975)



Grande gruppo questo degli Albero Motore. E poi io il batterista, Marcellino, lo conoscevo e all'epoca me la tiravo da morire.

martedì 19 agosto 2008

Voglia di vacanze

Quando andare era più importante che stare

Nuvolarossa racconta le sue vacanze anni '70

1972 - Quindici anni da poco compiuti. Primo campeggio senza i genitori durante la settimana di Pasqua, destinazione Sperlonga: campeggio "Nord Sud". Ho letto "On the Road" di Jack Kerouac su un autobus dell'Acotral tra il capolinea di Castro Pretorio e Sabaudia. Percorremmo la Pontina e non la Route 66: questo ti è dato quando vivi a Roma.

1973 - Estate: partimmo in sei, tutti studenti del liceo Croce (e tutti maschi). Destinazione: Fontane Bianche a sud di Siracusa. Viaggio in treno di seconda classe, dormimmo nella zona antistante il gabinetto, accovacciati sui zaini militari comprati a Via Sannio. Ore interminabili. Situazione da inferno dantesco. Campeggio libero sulla Punta del Cane (autorizzati dai contadini della Marchesa di Cassibile). Falò tutte le sere e cene economiche a base di pasta, uova al pomodoro e patate alla brace. Una sera arrivarono dei Finanzieri per controllare la "legalità" del nostro campeggio. Alla fine si commossero (le tristi patate bruciacchiate) e ci invitarono tutti a cena nella loro caserma. Questa è l’estate che ho letto Freud, ma non lo ho capito molto bene.

1974 - Campeggio a Cirò Marina. Mare selvaggio e grande accoglienza. Ci innamorammo tutti del vino locale che in quegli anni ci era sconosciuto. Cominciammo le prime avventure in apnea. Uno del Manifesto era sempre preoccupato dell'avvicinamento del suo gruppo al PCI. Cambiano i tempi, ma i dibattiti faticano ad evolvere.

1975 - Tra Roma ed il mare. Ostia, Passoscuro, Fregene e lo stabilimento della Marina. Lunghe ore sugli autobus che attraversano l'Aurelia a discutere di musica, di concerti e di futuro.

1976 – E’ l'anno della maturità, destinazione: Malta. La scoperta che all'estero ci sono più italiani di quelli che immagini, che l'inglese che abbiamo studiato a scuola è assolutamente nullo, che Don Mintoff è un socialista a modo suo, quindi è meglio evitare gli ospedali, che la pasta al forno la chiamano timpana e costa quattro soldi, che la Seven Up non esiste in Italia e li, invece, la bevono tutti, che l'orizzonte si può allargare ancora di più.

1977 - Arriva l'Estate Romana. L'architetto Renato Nicolini, all’epoca assessore alla cultura al comune di Roma, lancia una rassegna cinematografica alla Basilica di Massenzio. Siamo tutti lì. Nel servizio d'ordine ci sono vecchi compagni del Croce e l'organizzazione è affidata ad alcuni cineclub della capitale, tra cui uno gestito da un'altro studente del Croce. Ci andiamo tutti, tutte le sere. I giornali aprono un mega dibattito sull'effimero. Come si dice: piombo sprecato. Sono in tanti, tutte le sere con una grande voglia di incontrarsi e di condividere gli eventi. Memorabile la sera in cui fu proiettato l'incontro di calcio "Italia-Germania 4-3" semifinale di Città del Messico. Tifo da stadio, come se nessuno conoscesse già il risultato finale. Anche questa era voglia di viaggiare.


sabato 2 agosto 2008

O cara moglie


E’ estate, tempo di vacanze, di pensieri leggeri. Però è anche un momento difficile per il Paese, di crisi. Ci sono tante aziende in difficoltà, che chiudono i battenti; solo per l’Alitalia si parla di 5000 esuberi. Negli anni Settanta l’avrebbero raccontata, anzi, cantata così. La canzone è di Ivan Della Mea.