sabato 28 giugno 2008

Da Woodstock …

A Caracalla
C’è un gusto di antico nelle immagini del concerto inglese di Glastonbury. Questo festival è nato nel 1970, all'indomani della morte di Jimmy Hendrix, per iniziativa di Michael Eavis, che oggi ha 72 anni. Come ho già scritto in qualche post precedente, all’epoca, andavo a Campo dei Fiori al cinema Farnese a vedermi e rivedermi, seduto in terra, il film su Woodstock, e la musica dal vivo l’ascoltavo in occasioni di concerti come quello di Caracalla Pop, a Villa Pamphili.

domenica 22 giugno 2008

I nostri professori

Liceo Croce

Mistretta Franco detto Ciccio, che salutiamo con profonda stima e rispetto
Zappa, bravo e simpatico professore di italiano. Non ci ricordiamo il nome.
Siciliano, grande professore di filosofia del corso E.
Sabato Racioppi, professore di filosofia, un classico degli anni Settanta.
Prof. Tenerelli, vice preside. Venne a mancare in quegli anni.
Professoressa di filosofia del corso C, napoletana. Bravissima. Non ci ricordiamo il nome, ma è alta nei nostri cuori.
Giovane professoressa arrivata a scuola con i corsi abilitanti del ’75. Si racconta di una sua appassionata storia d’amore con uno studente del corso C.
Della Valle, inglese.
Prof.ssa Todisco, lettere. Due grandi boccoli sulle tempie detti “gli alettoni”.
La Recchioni, disegno, arte, cattolica militante, in un post abbiamo raccontato del figlio...
Dora Marinari, preside dei nostri anni migliori, contro di lei fu presentata persino un interrogazione parlamentare, dal deputato del Msi Sandro Saccucci.

(Così li ricorda Nuvolarossa. La foto è quella di una supplente di inglese dell'epoca)

giovedì 5 giugno 2008

Il ciclostile l’ho trovato

Ma la matrice chi ce l’ha?
Non vi è dubbio alcuno che la comunicazione è alla base della evoluzione umana. Negli anni Settanta se vivevi a Roma e facevi politica, per comunicare avevi due strumenti: il tazebao, sorta di giornale murale importato dalla rivoluzione culturale cinese del ’66, o il volantino, un foglio formato A4 che veniva riprodotto in serie grazie all’uso del ciclostile. Con questa tecnica venivano anche prodotti pubblicazioni di informazione (o controinformazione come si usava dire). Al Liceo Croce gli studenti di sinistra collaboravano, leggevano e diffondevano il foglio Scuola Sinistra o il più militante Compagni.
Il volantino aveva poi il suo rito di distribuzione: il volantinaggio, cioè la distribuzione di fronte all’ingresso delle scuole, dei posti di lavoro o nei quartieri. Da notare che il volantinaggio, molto spesso, era a sua volta all’origine di scontri tra studenti di opposte fazioni o con le forze di polizia che per vari motivi cercavano di impedirlo.
Come le idee camminano sulle gambe delle persone, così il volantino fondava la sua esistenza su quattro elementi chiave: il ciclostile, la matrice, la risma di carta e l’inchiostro. Il primo era difficile da trovare. A Roma negli anni Settanta i Radicali nella loro sede di via di Torre Argentina ne avevano uno a disposizione degli studenti ed un altro era nella sede di via dei Volsci a San Lorenzo, di meno facile accesso perché frequentata da “duri e puri” della estrema sinistra romana. La risma di carta la vendevano i cartolai. L’inchiostro in dei tubi giganti di simil-dentifricio. Il dramma vero era la matrice: costoso e fragilissimo foglio di carta di riso impregnato di cera che doveva essere delicatamente inserito nelle vecchie macchine da scrivere meccaniche. Ogni lettera poi doveva essere ben battuta per permettere la perforazione della matrice. Di lì sarebbe passato l’inchiostro e le idee e le parole si sarebbero impresse su una carta ruvida e giallastra pronte per essere diffuse e condivise. Molte matrici si rompevano sullo stesso ciclostile durante la fase di stampa, spalmando grandi chiazze di inchiostro sulla carta e facendo piangere od imprecare chi aveva speso ore per produrre il volantino. Si perdeva così la matrice e le idee si fondevano nell’inchiostro, mentre il ciclostile si preparava alla prossima sfida.