domenica 20 luglio 2008

Come eravamo

Belli e selvaggi...
Cercavo qualche foto sui campeggi anni Settanta e sono andato a finire su questo sito divertente e interessante, dal punto di vista sociologico, “Come eravamo”.

domenica 13 luglio 2008

Si parte

Voglia di vacanze
Questo caldo infernale accresce il desiderio di fuggire dalla città, di andare in vacanza. All’epoca, dei mitici (per noi che ne blateriamo) anni ’70, per partire bastava poco: uno zaino con qualche maglietta, un libro, di Jack Kerouac o Herman Hesse, un sacco a pelo, e via. Le nostre erano vacanze da hippy: l’importante era il viaggio non la meta. L’autostop era il mezzo preferito, altrimenti andavano bene treni e traghetti . L’auto un lusso che pochi potevano permettersi, non parliamo di moto, un sogno alla Easy Rider. Oltretutto gran parte di noi erano dei ragazzini di 16–17 anni che per partire dovevano strappare il consenso ai genitori. Io ero quello dalla faccia da bravo ragazzo e venivo mandato in avanscoperta per rassicurare le mamme delle ragazze che non avremmo fatto mai l’autostop.
Deve esserci un santo in paradiso anche per gli autostoppisti.

venerdì 4 luglio 2008

Gasparazzo

Ovvero la nobile arte di fare l’operaio
Nell’Italia degli anni Settanta gli operai sono i protagonisti dei grandi movimenti sociali. La fabbrica è vista come il luogo da cui può partire la rivolta contro la società capitalista, e il movimento degli studenti fa dell’alleanza con gli operai uno degli obiettivi principali della sua azione. Molti di questi operai, impegnati in prima persona nelle lotte sindacali che agitano le fabbriche del Nord, sono immigrati arrivati dal meridione. Terroni, che quando vanno a lavorare a Torino, alla Fiat, trovano per strada cartelli con scritto: "Non si affittano camere ai terroni”, oppure, fuori dai bar, “Vietato l’ingresso ai cani e ai terroni”. I meridionali erano i rumeni, i rom di allora. Gasparazzo era uno di loro.