venerdì 29 febbraio 2008

500 lire una pizza


Da Carmine a San Lorenzo
Se negli anni Settanta facevi il liceo al Croce prima o poi finivi a San Lorenzo a mangiare una pizza con gli amici. In quegli anni San Lorenzo era un quartiere popolare, abitato soprattutto da edili, artigiani insieme ad una crescente comunità di studenti universitari fuori sede proveniente principalmente dal Sud. Chi andava al Croce risiedeva nella fascia di quartieri che si stendono tra la via Nomentana e la via Tiburtina. Dalle zone medio borghesi come piazza Bologna, Montesacro ed il quartiere Africano, fino ai quartieri della allora periferia cittadina come Ponte Mammolo, San Basilio e il Tufello. Se volevi passare una serata in compagnia spendendo poco non c'erano molte alternative. E allora tutti a San Lorenzo per una pizza, naturalmente a piedi. Con cinquecento lire in tasca la serata era assicurata: una pizza napoletana 350 lire, una birra Wuhrer o Dreher 100 lire e 50 lire per condividere ("steccare" si sarebbe detto allora) un pacchetto di sigarette. Di locali non ce ne erano molti. Un classico era senza dubbio Carmine, all'inizio della Tiburtina, nella parte alta di San Lorenzo. Quando ancora era viva la mamma di Carmine le pizze erano favolose; la signora dava un tocco speciale alla cucina. Poi Carmine prese le redini della pizzeria e con successo trasformò il locale in un ristorantino “economico e popolare”. Un classico da Carmine era la visita di Garibaldi, un vecchio suonatore di tromba accompagnato da un socio con mandolino con due o tre corde al massimo. Se offrivi a Garibaldi un bicchiere di birra o di vino ti assicuravi delle belle storie di vita vissuta. E prima di andare Garibaldi con la sua tromba dedicava a tutti una versione un po' stonata dell'Internazionale. Si rientrava a casa tutti a piedi e chi imboccava la Tiburtina dopo piazzale del Verano poteva contare i falò accessi dalle “signore e signorine” in attesa di clienti che sorridevano con ironia a quei gruppi di giovani dal look alternativo che difficilmente sarebbero mai stati loro clienti.

5 commenti:

Nuvolarossa ha detto...

Ma qualcuno sa che fine ha fatto Carmine?

Anonimo ha detto...

possibile che ricordate solo carmine? E da "anna" anche detta l'assassino? E i colli emiliani? E "il pupo"? E soprattutto l'intramontabile -e oggi molto chic- "pommidoro"?

Nuvolarossa ha detto...

Giusto Anonimo.....ma la questione resta aperta: Carmine che fine ha fatto?

andreinade ha detto...

Caro/a "Nuvolarossa", per quanto ne so, ma è sentito dire, un giorno Carmine trovò la sua donna con un altro, bruciò casa e andò in galera..ma non so se gli amanti morirono e se Carmine è ancora vivo...poi il ristorante lo pese il fratello...ma ora non ci sarà più nessuno...40
anni fa... andreina

ubik_57 ha detto...

Io sapevo che gli sparò (all'amante)in mezzo alla gambe, senza ucciderlo. Andò in carcere e poi non so che fine fece. Nel luglio del 1980 mangiai da lui l'ultima volta per festeggiare con i miei amici il mio matrimonio