domenica 10 febbraio 2008

30 anni dopo Moro


Una grande occasione morale sprecata

Corrado Guerzoni, addetto stampa di Aldo Moro, è stato oggi ospite della puntata di in ½ h, la trasmissione condotta da Lucia Annunziata, in onda la domenica alle 14.30 su Rai Tre. Il tema dell’intervista è stato quello dei misteri che aleggiano ancora intorno alla morte dello statista democristiano e della sua scorta, per mano dei brigatisti rossi. A trenta anni dai fatti, dopo processi, commissioni di inchiesta parlamentari e decine di libri, siamo vicini a conoscere finalmente tutta la verità? Possiamo oggi mettere la parola fine a quella che è stata una delle vicende più intricate e drammatiche della recente storia della repubblica italiana? Lucia Annunziata ha citato, giustamente, le parole di Pietro Scoppola, lo storico recentemente scomparso; credo che valga la pena andare a vedere cosa scriveva:

“E’ mia convinzione che l’eredità del caso Moro abbia agito e agisca ancora non solo sul terreno del sistema politico ma più profondamente sul piano morale, a livello della identità stessa del paese. La transizione è così lunga, incerta, contraddittoria nei suoi esiti, infinita e inconcludente a un tempo, anche perché segnata da quell’inizio, dagli sviluppi e dalla conclusione che il caso Moro ha avuto… Quei 55 giorni hanno accumulato nel paese una riserva di valori, di solidarietà, di sentimenti di condivisione e di responsabilità comune; hanno svolto quel ruolo misteriosamente fecondo che nella vita collettiva come in quella individuale è riservato al dolore e ai momenti più duri di prova… E’ difficile sfuggire all’impressione che quella riserva di valori etici non solo non sia stata rispettata e valorizzata ma sia stata anzi oggettivamente dissipata e calpestata…”

(Pietro Scoppola, La coscienza e il potere, editore Laterza, 2007)

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