Diario 1977
E' in edicola un numero speciale di Diario, con un dvd, che contiene due documentari di Antonello Branca. Tra le tante cose pubblicate, nella rivista, diretta da Enrico Deaglio, segnaliamo: L’ultimo anno di Aldo Moro di Guido Bodrato, e La questione socialista di Luigi Necco, sul rapimento di Guido Martino.
2 commenti:
Cosa resta di Moro ?
Il 9 maggio si ricorda il ritrovamento del cadavere. Giovagnoli ha detto che con l'uccisione di Moro finisce la repubblica nata dalla resistenza.
Visione un po' pessimista, ma forse veritiera.
Finisce però a mio giudizio la capacità del mondo cattolico di essere protagonista nella società, di sapere guardare in modo prospettico oltre la semplice appartenenza. La capacità cioè di essere fuori dal discorso identitario, e cioè di una fede che diventa mezzo culturale, semplice legge naturale.
La Dc perde l'ultimo cavallo di razza che riusciva a guardare oltre il contingente.
Con Moro termina anche Berlinguer, il riflusso sarà terribile. Il Pci resta in mezzo al guado e viene travolto. L'unico sussulto sarà la morte dello stesso Berlinguer a Padova. Grosso rito collettivo di un comunismo oramai in crisi e anch'esso semplicemente identitario, che si riconosceva più che nella dottrina ufficiale del partito nei simboli vetusti di un passato che lo stesso Berlinguer aveva provato a superare.
Lo comprerò questo numero, vi lascio intanto queste piccole riflessioni: urge dibattito.
OTELLO
Pietro Scoppola, nel suo libro-intervista, ha scritto che dopo il 9 maggio 1978 "cambiò e diminuì il peso della DC e cambiò soprattutto la linea di sviluppo del sistema politico italiano: il processo sia pure lento e graduale di una legittimazione del PCI per creare le condizioni di una democrazia dell'alternanza fu interrotto."
L'assassinio di Moro rimane il grande buco nero nella storia della Repubblica.
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