lunedì 28 maggio 2007

Adriano Sofri

Lettere a un giovane apprendista assassino

“Si chiede perché in Italia sia durata tanto la violenza: perché erano durate tantissimo le parole. Erano state a lungo parole che rispondevano a fatti. C’erano i manifestanti da una parte, e scandivano slogan, cantavano e gridavano a squarciagola. Di fronte altri manifestanti, altri slogan, altri canti. In mezzo, nemico, lo stato.”

il Foglio, 26 maggio 2007

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