domenica 9 maggio 2010

A Eleonora Moro

Lettere dalla prigionia

".. non è di questo che voglio parlare; ma di voi che amo e amerò sempre, della gratitudine che vi debbo, della gioia indicibile che mi avete dato nella vita, del piccolo che amavo guardare e cercherò di guardare fino all'ultimo. Avessi almeno le vostre mani, le vostre foto, i vostri baci. ... Che male può venire da tutto questo male? Ti abbraccio, ti stringo, carissima Noretta e tu fai lo stesso con tutti e con il medesimo animo."

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