Belli e dannatiArriva nei cinema il film che racconta la storia del gruppo terrorista Prima linea e subito scoppiano le polemiche. Quando si toccano questi temi la preoccupazione è sempre la stessa: quella di fare, senza volerlo, della figura del terrorista un modello da imitare, anche se negativo. Capita di frequente al cinema, dove ad alimentare il fascino del Male, basta poco: uno sguardo, il volto seducente di chi recita, la scelta di una musica. Questa volta si dice che il pericolo è maggiore perché sono stati scelti come protagonisti due attori giovani, belli e di successo come Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno. E' un altro discorso ma questa polemica mi ha fatto pensare che quelli degli anni '70 si credevano tutti più belli, più fighi degli altri, dei loro padri, dei loro fratelli maggiori, dei loro insegnanti. E' una mia impressione e non pretendo di avere ragione. Ma chi in qualche modo ha vissuto da protagonista quel periodo, non necessariamente nella politica, poteva essere anche nel campo della musica, alla fine si sentiva di avere una marcia in più. C'era in quello che facevamo un compiacimento estetico, molto forte. O forse semplicemente eravamo più giovani.