Dove eravate il Capodanno del 1970? Che cosa ricordate di quella notte?
A Roma, una volta, si usava gettare le cose vecchie e inutilizzate dalle finestre. Mi ricordo dei capodanni da paura: dalle finestre volava di tutto, soprattutto bottiglie e piatti. Si cominciava nel pomeriggio con i botti, poi allo scoccare della mezzanotte, guai a trovarsi per strada, dalle finestre dei palazzi veniva giù di tutto. E si andava avanti così per ore. Il rumore dei vetri, che si infrangevano a terra, era assordante, in alcuni istanti riusciva quasi a coprire quello dei botti, e dire che all'epoca ogni famiglia si armava per l' occasione con una vera e propria "Santa Barbara" di fuochi d' artificio: bengala, tric e trac, mortaretti. Ci si sfidava, un condominio contro l' altro, vinceva chi faceva sfoggio dei fuochi pirotecnici più belli. Qualche volta però si trascendeva e la sfida finiva a colpi di razzi, sparati direttamente contro le finestre del dirimpettaio. Il giorno dopo, in tutta Italia, si stilava una sorta di bollettino di guerra, con morti e centinaia di feriti, alcuni gravi, con ferite agli occhi, ustioni, mani amputate.
Ho ancora, tra i ricordi, l' immagine della strada, l'asfalto bianco per i cocci dei piatti rotti...
anni '70
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