Vogliamo provare a raccontare quegli anni, che cosa rappresentano ancora nella nostra vita.
sabato 11 dicembre 2010
Quarantuno anni fa...
12 dicembre 1969
2 commenti:
Maria Luisa
ha detto...
Un piccolo contributo per rendere l'idea di come era andare a scuola al Croce negli anni '70: in seconda liceo, anno 71-72, ogni settimana la prof. di Italiano ci faceva comprare 6 quotidiani, di tutti gli orientamenti politici (tiravamo a sorte chi doveva andare a chiedere quelli di destra, e studiavamo i resoconti del processo Valpreda. Non solo abbiamo appreso moltissimo sulla strage e tutti i suoi più inquietanti risvolti, ma abbiamo imparato a leggere un quotidiano (e non la parte più facile!) e abbiamo imparato attraverso la lettura comparata, come la stessa cosa venisse vista da prospettive diverse, imparando così a sostenere dialetticamente la propria posizione. Una grande scuola, della quale non vedo molte tracce oggi... Insomma per me il ricordo, sempre vivo (grazie Ubik!) di Piazza Fontana non è solo un ricordo emotivo, di manifestazioni, slogan e botte; è anche un pezzo importante della mia formazione di cittadina pensante.
Qualcosa di simile è accaduto anche a me. La mia formazione politica e civica è passata attraverso la lettura del libro Strage di Stato, una controinchiesta su Piazza Fontana. Il passaggio successivo è stato un collettivo di scuola dedicato proprio alla strage del 12 dicembre. Avrò avuto 14 - 15 anni.
2 commenti:
Un piccolo contributo per rendere l'idea di come era andare a scuola al Croce negli anni '70: in seconda liceo, anno 71-72, ogni settimana la prof. di Italiano ci faceva comprare 6 quotidiani, di tutti gli orientamenti politici (tiravamo a sorte chi doveva andare a chiedere quelli di destra, e studiavamo i resoconti del processo Valpreda. Non solo abbiamo appreso moltissimo sulla strage e tutti i suoi più inquietanti risvolti, ma abbiamo imparato a leggere un quotidiano (e non la parte più facile!) e abbiamo imparato attraverso la lettura comparata, come la stessa cosa venisse vista da prospettive diverse, imparando così a sostenere dialetticamente la propria posizione. Una grande scuola, della quale non vedo molte tracce oggi... Insomma per me il ricordo, sempre vivo (grazie Ubik!) di Piazza Fontana non è solo un ricordo emotivo, di manifestazioni, slogan e botte; è anche un pezzo importante della mia formazione di cittadina pensante.
Qualcosa di simile è accaduto anche a me. La mia formazione politica e civica è passata attraverso la lettura del libro Strage di Stato, una controinchiesta su Piazza Fontana. Il passaggio successivo è stato un collettivo di scuola dedicato proprio alla strage del 12 dicembre. Avrò avuto 14 - 15 anni.
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