I bambini di una prima elementare di Segrate all’arrivo del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, per l’inaugurazione dell’anno scolastico, hanno intonato In Fila per Tre di Edoardo Bennato. Il testo della canzone del 1974 è un vero inno di protesta contro l' educazione autoritaria. Quando ho letto la notizia sul Corriere della Sera mi è scesa una lacrimuccia, mi sono tornate alla mente le contestazioni goliardiche che si organizzavano all’epoca.
8 commenti:
Bennato domani sera suona per la Festa Nazionale di Azione Giovani a Roma (Atreju 08). Come cambiano i tempi eh?
E' vero! Lo sapevo, ma l'avevo rimosso, dopo Bossi anche lui... Che dire, anche io ora la penso diversamente su tante cose, però c'è un limite a tutto. Certamente non andrei a cantare per Azione Giovani, anche perché sono stonato come una campana...
Edoardo Bennato è legato alle mie prime esperienze rock romane. la prima volta che ho assistito ad un suo concerto dal vivo fu nel 1974 al parco paolino (davanti alla basilica di San Paolo - adesso si chiama Parco Schuster Ildenfonso....). Il concerto era gratuito ed In fila per tre divenne subito un inno. Debbo anche dire che LP "I buoni ed i Cattivi" fu il mio primo trentatre giri, acquistato in un negozio di dischi in Viale Mazzini pochi mesi dopo.
Una sola riflessione: non credo che la partecipazione ad un evento (classificato di destra) debba essere preso come spunto per esprimere un giudizio di valore negativo.
Mi chiedo (sia pur provocatoriamente): e se avesse partecipato ad una di quelle manifestazioni stile "bruciamo la bandiera yankee evviva il Subcomandante Marcos", lo avremmo sottolineato ugualmente......
Comunque, anch'io sono stonato come una campana e mi diverto a cantare Il Gatto e la Volpe pensando alla cronache italiane......."di noi ti puoi fidar...."
Siete pietosi... giustificate pure questo?!
Veramente, io non giustificavo nessuno. Nuvolarossa, forse, era meno severo nel giudicare. Mi chiedo a chi è rivolto questo generico "pietosi", ma temo di entrare in un campo minato...
Mi ricordo un concerto dalle parti di Pomezia, tra i tantissimi che dava in giro gratis imitando il primo Dylan. L'Italia era appena stata eliminata dai mondiali di calcio del 1974 e Bennato presentò una canzone con aria ispirata e sardonica dicendo una cosa tipo "ci avrebbero imbottito la testa per mesi e per anni coi goal di Riva e di Rivera per non farci pensare a niente". Già pochi anni dopo cantava "E' goal". D'altra parte di derive come la sua ce ne sono state diverse, basti pensare a Dalla e a Venditti: mica solo politici e giornalisti hanno il diritto di buttarsi a destra, no? E comunque "I buoni e i cattivi" resta per me il suo album migliore e un frutto molto saporito degli anni Settanta.
Grazie Anonimo.....ben detto.
Una canzone contro l'educazione autoritaria, eh...
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