Negli anni Settanta in Italia quando si parlava di razzismo, discriminazioni razziali, lotte per i diritti civili, si pensava subito a quello che accadeva, oltre oceano, negli Stati Uniti. La televisione, da almeno un decennio, ci aveva fatto vedere, rigorosamente in bianco e nero, le immagini delle marce pacifiste guidate da Martin Luther King, i raid razzisti del Ku Klux Klan (KKK) e poi le rivolte dei ghetti neri. Con il gusto tutto estremista dei giovani, allora c’era chi guardava con più simpatia a leader come Malcom X, alle Black Panthers, alla storia dei fratelli Soledad. Io intanto, ignaro, ascoltavo canzoni come Alabama, dal 33 giri Harvest, senza neppure sapere che Neil Young, era stato minacciato di morte per avere con quel brano denunciato il razzismo di quello stato. Come era lontana a quel tempo l’America!
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