Nell'aprile del 1973, con la firma del contratto di lavoro dei Metalmeccanici, sono riconosciute ai lavoratori 150 ore lavorative retribuite, ogni tre anni, ad uso “scolastico e culturale”, purché essi ne mettessero altre 150 del proprio tempo libero. Paola Melchiori, nel supplemento n. 4, del quotidiano di Rifondazione Comunista, Liberazione, dedicato agli anni Settanta- ci racconta come “in due anni 100.000 lavoratori metalmeccanici tornarono a scuola, seguiti ben presto da altre categorie di lavoratori, poi da disoccupati e casalinghe”. Tra gli altri articoli, un pezzo di Paolo Hutter, che, poco più che ventenne, si trova in Cile all’epoca del golpe di Pinochet, e rinchiuso per tre settimane nello Stadio Nazionale.
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