Ora c’è anche una foto! Il locale che si intravede è il garage usato come palestra del liceo scientifico Benedetto Croce, gli studenti, in alto, sono affacciati alla rampa d’ingresso, che – se non ricordo male – era chiusa da una normale saracinesca. La foto potrebbe essere stata scattata tra il 1974 e il 1975, e ritrae uno dei tanti concerti che organizzavamo a scuola, nei periodi di autogestione. A parte alcuni, più “alla moda”, vestiti in jeans come si usava a quei tempi, colpisce la massa anonima di studenti che si scorge alle spalle, con camicie a quadri e maglioncini a rombi. Sono in gran parte quei ragazzi di periferia, che venivano dalla Tiburtina e da altri quartieri simili, per studiare nel liceo del centro.
Vogliamo provare a raccontare quegli anni, che cosa rappresentano ancora nella nostra vita.
venerdì 27 luglio 2007
domenica 15 luglio 2007
Fate l’amore, non fate la guerra
lunedì 9 luglio 2007
Folgorino
Quelli di via Sommacampagna
In quegli anni, come ricorda Mariani, c’era un clima d’odio di cui oggi non si sente nostalgia. E’ bene ribadirlo, ogni volta, a scanso di equivoci.
venerdì 6 luglio 2007
Voglia di musica
lunedì 2 luglio 2007
Prendeva il 409 e il 66 per andare al Croce
Quando scendevo dall’autobus 66 dovevo passare davanti a via Sommacampagna e scrutavo con attenzione se c’era qualche fascio in agguato. Si arrivava davanti scuola e prima di entrare osservavamo i due plotoni dei celerini e dei carabinieri appostati ai lati della strada aspettando gli scontri con i fascisti.
Circa 25 anni fa il destino mi ha portato a lavorare a poche centinaia di metri da via Palestro e passando davanti al nostro liceo ho visto che c’era ancora lo stesso portiere. Sono entrato e gli ho detto che ero un ex studente: incredibile ma dopo pochi minuti lui mi ha riconosciuto e ha ricordato il mio nome. Ci siamo abbracciati e ha chiamato alcune persone che ancora lavoravano là ed abbiamo ricordato i tempi passati.
Ancora oggi se passo da quelle parti il mio sguardo va su quell’edificio diverso dagli altri di via Palestro fatto di vetrate e pannelli. Oggi non c’è più il “Croce” e per me quel palazzo non è solo un palazzo, ma un posto dove ragazzi come me degli anni 70 hanno creduto e lottato per qualcosa di importante: la libertà e l’uguaglianza. Una volta, passando con la macchina, mi sono fermato e l’ho fatto vedere a mio figlio che adesso frequenta un liceo scientifico e con un pizzico di orgoglio gli ho raccontato quello che suo papà faceva alla sua età in quella fantastica via Palestro.